Il design strategico, un nuovo imperativo per le imprese italiane

AutorMaurizio Serena
CargoÈ il fondatore di naked prince, uno studio di design strategico che offre soluzioni innovative di branding, comunicazione, design di ambienti, prodotti e servizi
Páginas111-115
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IL DESIGN STRATEGICO, UN NUOVO IMPERATIVO
PER LE IMPRESE ITALIANE
Maurizio Serena18
Riassunto: L‟articolo esamina come il design strate gico abbia trovato in Italia un humus naturale per la sua nascita e
il suo sviluppo a causa delle condizioni storico-sociali. L‟analisi passa a evidenziare co me questa disciplina olistica,
relativamente nuova, si collochi a livello strategico all‟interno delle aziende. L‟articolo sottolinea le competenze
necessarie e la funzione di creazione di senso del design strategico co me imperativo fondamentale per la
differenziazione e la sopravvivenza di un‟impresa, aiutandola ad assumere un ruolo res ponsabile all‟interno della
società.
Parole-chiave: Design Estrategico. Historia. Creazione.
Resumo: O artigo examina co mo o design estratégico encon trou na Itália um húmus natural para o seu nascimento e
o seu desenvolvimento por causa de condições histórico-sociais. A análise passa a evidenciar como esta disciplina
holística, relativamente nova, se coloque num nível estratégico ao interno das empresas. O Artigo sublinha as
competências necessárias e a função de criação de senso do design estratégico como imperativo fundamental para a
diferenciação e a sobrevivência de uma empresa, ajudand o-a a assumir um papel resp onsável ao interno da
sociedade.
Plavras-chave: Design Strategico. História. Criação.
1 L’ITALIA, UN TERRENO FERTILE
Il design è da anni un fattore chiave di differenziazione. Molte imprese italiane hanno
sempre investito nel design per affermarsi ed emergere in un mercato affollato di prodotti che
sostanzialmente soddisfano lo stesse esigenze. Quando si parla di design, si pensa spesso al
design di prodotto, il design industriale, che nel nostro paese gode di una lunga tradizione e fama
internazionale.
Partita in ritardo rispetto ad altre nazioni europee come l‟Inghilterra, la Francia e la
Germania, (dove la Rivoluzione Industriale avvenne alla fine dell‟Ottocento) l‟Italia sviluppò un
design industriale di tipo diverso; il design moderno da noi ha le sue origini negli studi artistici
come sperimentazione e propensione verso il futuro (basti pensare al Futurismo e ad altre
avanguardie artistiche) più che come necessità di mercato e produzione industriale.
Altra differenza principale con il design di altri paesi è che da noi il design portò con sé i
valori dell‟animismo latino che attribuiva agli oggetti un‟anima, non solo un valore estetico e
funzionale. E grazie alla borghesia illuminata (soprattutto milanese) il design venne presto
assunto a strumento per dare sicurezza e identità. Il design italiano contemporaneo si caratterizzò
ben presto per essere “sempre incerto tra lusso, buon gusto e rigore calvinista” (A. Branzi).
La natura multi-disciplinare del designer italiano ha sempre contraddistinto il “nostro”
design rispetto a quello del resto dell‟Europa. I designer italiani erano molto s pesso anche artisti,
architetti, grafici e soprattutto visionari: si pensi, uno su tutti, a Giò Ponti che dettò il gusto
dell‟epoca nel pieno boom economico spaziando su vari fronti. Dall‟architettura, alla grafica, al
design, all‟editoria e all‟arte, Ponti progettò edifici come Palazzo Montecatini e il grattacielo
18 È il fondatore di naked prince, uno studio di design strategico che offre so luzioni innovative di branding,
comunicazione, design di ambienti, prodotti e servizi.
Per informazioni: www.naked-prince.com : email tellmeastory@naked -prince.com

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