Per un mappamento delle risorse utili al design del territorio

AutorCarlo Franzato
CargoDottore di ricerca in Design e tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali presso il Politecnico di Milano, è professore del Bachelor in design dell?Università Unisinos di São Leopoldo (RS, Brasile) e coordina il Design Center della Escola de Design Unisinos
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PER UN MAPPAMENTO DELLE RISORSE UTILI AL DESIGN
DEL TERRITORIO4
Carlo Franzato5
Riassunto: Diverse ricerche europee hanno recentemente evidenziato l‟utilità di avvalersi delle conoscenze e
delle competenze del design per lo sviluppo locale. Queste esperienze rivelano che la porta d‟accesso per il
design al progetto del territorio é l‟analisi e l‟interpretazione del capitale territoriale. Il principale scopo
dell‟articolo è fornire un modello capace di rappresentare la complessitá del capitale territorale. È per questo
proposto un modello a piú pilastri, ambientale, economico, sociale e culturale, i quali sono scomposti in clusters
di risorse. Infine, sono presentate quattro tabelle riassuntive per fornire uno strumento utile per la preparazione
del progetto territoriale.
Parole-chiave: Progetto Territoriale. Design Territoriale. Capitale Territoriale. Modello Multi-Pillar. Capitale
Culturale.
Resumo: Diversas pesquisas européias recentemente e videnciaram a utilidade de empregar os conhecimentos e
as competências do design para o desenvolvimento local. Estas experiências, revela m que a porta de acesso para
o design ao projeto do território é a análise e a interpretação do capital territorial. O principal objetivo do ártico é
fornecer um mod elo capaz de representar a complexidade do capital territorial. Por isso, é proposto um modelo
com diversos pilares, ambiental, econômico, social e cultural, os quais são desdobrados em clusters de recursos.
Em fim, são apresentadas quatro tabelas resumidas para fornecer um útil instrumento para a preparação do
projeto territorial.
Palavras-chave: Projeto Territorial. Design Territorial. Capital Territorial. Modelo Multi-Pillar. Capital
Cultural.
1 INTRODUZIONE
Nell‟articolo Il capitale territoriale come porta d’accesso al progetto e al design del
territorio (FRANZATO, 2009a), pubblicato nel numero 16 della rivista Global Manager, è
stata sottolineata la necessità di progettare le strategie di sviluppo dei territori. Gli scenari
aperti dalla globalizzazione, infatti, prevedono una sempre maggiore competitività tra i
territori, la quale deve essere affrontata dai managers del territorio con competenze
progettuali specifiche.
Nel contributo si è definito il progetto territoriale come un processo creativo atto a
determinare una serie di azioni territoriali consapevolmente orientata ad uno scopo, basata su
risorse limitate e conseguentemente ordinata, dove le risorse limitate fanno parte del capitale
territoriale e lo scopo è uno sviluppo locale necessariamente sostenibile (FRANZATO, 2009a:
21. Si confronti anche FRANZATOb, 2009: 3).
Per evolvere teorie e metodi per il progetto del territorio, negli ultimi anni diverse
discipline, tra le quali il design, hanno messo a disposizione le proprie competenze e il proprio
know-how. Una ricerca italiana condotta da vari dipartimenti universitari specializzati in
design, denominata ME.Design - Il contributo del design allo sviluppo locale (SDI DESIGN
REVIEW, 2005), ha esplorato e sperimentato l‟importante contributo che la disciplina può
dare allo sviluppo di progetti territoriali, sia fornendo competenze tecniche e strumentali
proprie di alcune branche specifiche della disciplina, sia fornendo competenze registiche e
4 Il presente articolo sintetizza stimoli derivati dalla mia tesi di dottorato, intitolata Design dei beni cultur ali nel
progetto ter ritoriale (Relatori Prof. Flaviano Celaschi e Prof.ssa Raffaella Trocchianesi). La tesi è stata elaborata
nel corso della Scuola di Dottorato del Politecnico d i Milano in Design e tecnologie per la valorizzazione dei
beni cultura li (Coordinatore Prof. Fabrizio Schiaffonati), ed è stata difesa nell‟anno 2008.
5 Dottore di ricerca in Design e tecnologie per la valorizzazione dei beni cultur ali presso il Politecnico di
Milano, è professore del Bachelor in d esign dell‟Università Unisinos di São Leopoldo (RS, Brasile) e coordina il
Design Center della Escola de Design Unisinos. Contatto: cfranzato@unisinos.br
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gestionali del progetto. L‟organizzazione sistematica di queste competenze disciplinari per il
progetto del territorio, oggi ci permette di usare l‟espressione design territoriale.
Contestualmente alla ricerca citata, Antonella Castelli (2005) rileva che il capitale
territoriale rappresenta una sorta di porta d‟accesso per il progetto del territorio. La
mappatura del capitale territoriale, pertanto, rappresenta un momento preliminare
necessario all‟avvio dell‟attività disciplinare in progetti territoriali. L‟obiettivo del presente
articolo è la scomposizione analitica del capitale territoriale nelle sue componenti ambientale,
economica, sociale e culturale, al fine di fornire uno strumento appropriato per operate tale
mappatura.
I prossimi paragrafi saranno dedicati alla scelta di un modello interpretativo per
appurare questa scomposizione del capitale territoriale (modello multi-pillar). Seguendo il
modello proposto, le componenti ambientale, economica, sociale e culturale, saranno assunte
quali pilastri del capitale territoriale. I pilastri saranno quindi analizzati nei loro principali
clusters di risorse e, in conclusione dell‟articolo, saranno proposte 4 tabelle che riassumono le
risorse afferenti a ciascun pilastro.
L‟analisi dedicherà una speciale attenzione alle problematiche connesse alla
definizione del pilastro sociale all‟interno del modello multi-pillar. L‟analisi, inoltre, si
soffermerà sulla rassegna delle risorse del pilastro culturale poiché la letteratura generalmente
non considera questo quarto pilastro. Uno dei principali contributi dell‟articolo, pertanto, è
proprio la definizione del pilastro culturale.
1.1 Adozione del modello multi-pillar
La letteratura ci offre diversi modi per analizzare e interpretare il capitale di un dato
territorio. Tra questi vi è quello proposto dall‟equipe guidata da Giuseppe Dematteis, per
l‟individuazione degli SLOT (acronimo di Sistemi Locali Territoriali) piemontesi. Uno SLOT
è un‟area territoriale delimitabile attraverso il rilevamento al suo interno di una forte
reticolazione tra soggetti fisici, giuridici o istituzionali, nella quale sia evidentemente
percepibile una chiara identità locale. I criteri per individuare uno SLOT sono (DEMATTEIS,
2003: 4):
a) La rete locale dei soggetti (reti corte, proprie del territorio);
b) Il milieu locale;
c) Il rapporto di interazione della rete locale col milieu e con gli ecosistemi locali;
d) Il rapporto interattivo della rete locale con reti sovra locali (reti lunghe,
tendenzialmente globali).
Principi similari muovono anche la ricerca ME.Design, nella quale è stato elaborato un
modello per la lettura del capitale territoriale, illustrato nello schema 1, il quale alloca le
risorse territoriali in 5 livelli.
L‟intelligenza di tale modello multi-layer risiede nella capacità di evidenziare la stretta
relazione che intercorre tra i diversi livelli. Il capitale territoriale è qui interpretato come
risultato di una stratificazione di risorse: ciascuno strato supporta gli altri e le diverse risorse
si sovrappongono le une sulle altre, rimanendo in un rapporto di prossimità tra di loro. La
trasparenza dei livelli consente che le loro risorse rimangano simultaneamente visibili, quale
sia il livello che si ponga in superficie. Il modello, cioè, permette una visione sinottica delle
risorse disponibili al progetto.

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