Il lavoro nella constituzione repubblicana

AutorFlávio Vincenzo Ponte
CargoProfessori Associsati Universitá della Calabria Diritto del Lavoro
Páginas56-78
ヵヶ
IL LAVORO NELLA CONSTITUZIONE REPUBBLICANA
WORK IN THE REPUBLICAN CONSTITUTION
Recebido em: 21/11/2023
Aprovado em: 19/12/2023
Flávio Vincenzo Ponte *
Sintese:Questo articolo discute l'importanza del lavoro umano e la rimozione
dell'orientamento dal lavoro nella Costituzione italiana e discute la necessaria
regolamentazione delle diverse forze del mercato del lavoro per quanto riguarda
l'affermazione dell'orientamento e la preservazione dei principi costituzionali. Infine,
discuti l’attuale dualità del dover lavorare: realizzazione e libertà.
Parole Chiave: lavoro-diritto;l lavoro-liber; Costituzione; mercato del lavoro;
laregolazione
Sommario: 1. Riflessioni preliminari. 2. Il diritto al lavoro. 3. Il mercato del lavoro e
l’affermazione del diritto: la regolazione di forze diverse nell’ottica dell’affermazione dei
principi costituzionali. 4. Il dovere di lavorare, tra adempimento e libertà. 5. Riferimenti.
Summary:This article discusses the importance of human labor and the removal of
orientation from work in the Italian Constitution and discusses the necessary regulation
of different labor market forces regarding the affirmation of orientation and the
preservation of constitutional principles. Finally, discuss the current duality of having to
work: fulfillment and freedom.
Key Words: work-right; work-free; Constitution; job market; the regolation
Summary: 1. Preliminary reflections. 2. The right to work. 3. The labor market and the
affirmation of law: the regulation of different forces with a view to the affirmation of
constitutional principles. 4. The duty to work, between fulfillment and freedom. 5.
References.
* Professori Associsati Universitá della Calabria Diritto del Lavoro e-mail: flaviovicenzo.ponte@unical.it.
ヵΑ
1. Riflessioni preliminari.
L’art. 4 della Costituzione appare sempre più al centro di quel dibattito – mai
sopito in verità – che anima il confronto intorno al diritto e al dovere di lavorare. Altrove
si è già ricordato1 il fondamentale ruolo svolto dall’Assemblea Costituente che – ma la
cosa è nota – ha ospitato – sintetizzandole – quelle opinioni che hanno poi nutrito il
confronto fino a condurre all’affrancamento del lavoro dalla fatica, intrisa di retaggi per
lo più coltivati dalla cultura cattolica, a beneficio dell’emersione di una vera e propria
questione sociale: il lavoro-diritto è stato coniugato con il lavoro-libertà ed entrambi sono
stati connessi al principio solidaristico coltivato con l’art. 2 della Costituzione2.
Costantino Mortati osservava, nel 1954, che “Nel lavoro si realizza, pertanto, la
sintesi fra il principio personalistico (che implica la pretesa all’esercizio di un’attività
lavorativa) e quello solidarista (che conferisce a tale attività carattere doveroso3.
Sintesi che oggi deve essere riletta mantenendo sullo sfondo le coordinate del
sistema economico: trattare del diritto/dovere al lavoro significa, in sostanza, coniugare
le iniziative politiche in materia di occupazione con quelle scelte fondamentali che ogni
sistema assume nel campo dell’economia e dello sviluppo4.
Ciò non esclude, nondimeno, che alla norma appartenga un significato
simbolico: il diritto al lavoro esalta la libertà degli individui nella scelta dell’attività da
svolgere nel corso della propria esistenza. L’esercizio di tale libertà soddisfa, peraltro, il
dovere pure evocato dalla norma e, quindi, il bisogno della Società di potere fare
affidamento sul contributo dei singoli.
La libertà è poi strettamente ancorata al diritto avente natura sociale.
1 Sia consentito il rinvio a F.V. PONTE, La tutela dell’ambiente e il diritto al lavoro: conflitti, interferenze
e contiguità, in P.B. HELZEL, A.J. KATOLO (a cura di), Il sistema ambiente tra diritto, etica ed economia,
Padova, 2013, 405 ss.
2 Si rinvia, senza p retesa di esaustività, a: G.F. MANCINI, Art. 4, in G. BRANCA (a cura di), Commentario
alla Costituzione, Principi fondamentali (art. 1-12), Bologna, 1975, 199 e ss.; G. PERA, Diritto al lavoro
e realtà dell’impresa, in LPO, 1977, 2217 e ss.; ID., Diritto del lavoro e indirizzo etico-politico, in RIDL,
1990, I, 5 e ss.; G. AZNAR, Lavorare meno per lavorare tutti, Torino, 1994; M. D’ANTONA, I l diritto al
lavoro nella Costituzione e nell’ordinamento comunitario, in Diritto al lavoro e politiche per l’occupazione,
RGL, 1999, n. 3, suppl.; L. MENGONI, Il lavoro nella dottrina sociale della Chiesa, a cura di M. NAPOLI,
Milano, 2004; R. SCOGNAMIGLIO (a cura di), Diritto del lavoro e Corte costituzionale, Napoli, 2 006; A.
CARIOLA, Art. 4, in R. BIFULCO, A. CELOTTO, M. OLIVETTI, Commentario alla Costituzione, Torino,
2006, I, 114 e ss.; O. MAZZOTTA, Lavoro e diritto: i valori e le r egole, in P. TULLINI (a cura di), Il lavoro:
valore, significato, identità, regole, Bologna, 2009, 65 e ss.
3 C. MORTATI, Il lavoro nella Costituzione, in DL, 1954, I, 149 e ss., richiamato da P. LAMBERTUCCI, Il
diritto al lavoro tra principi costituzionali e discipline di tutela, in RIDL, 2010, I, 92.
4 A. CARIOLA, Art. 4, cit., 128.

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